CLINICA VETERINARIA H24 A Bologna
ORARIO DI APERTURA SEDE PRINCIPALE – VIA MONTENERO
Il Centro Veterinario Bolognese BluVet del Dott. Giovanni Semprini, sito in Via Montenero 24/a a Bologna.
La clinica è aperta h 24 per le emergenze.
L’orario di visite in cui è preferibile prendere appuntamento è dal Lunedì al Sabato dalle 9.30 – 13.00 / 15.30 – 19.00
La notte, sabato e festivi, sarà applicata una tariffa maggiorata per le emergenze.
CENTRO VETERINARIO BOLOGNESE – SEDE DI VIA MARZABOTTO
In via Marzabotto 20/E/F c’è la sede distaccata del Centro Veterinario per tutte le procedure di base e di medicina generale (1° visita cucciolo, vaccinazioni, microchippatura, pratiche Anagrafe Animali d’Affezione, prelievi, ecc., ecc.) e comprende anche il laboratorio analisi interno.
Dista 800 metri dalla sede centrale, è posizionato a ridosso di 2 grandi parchi (Parco Velodromo e Parco Nicholas Green) e dispone di ampia possibilità di parcheggio (gratuito presso il Cimitero Monumentale della Certosa, distante 100 metri, parcometro su strisce Blu sulle vie Marzabotto e adiacenti).
L’ingresso è sotto un ampio porticato, protetto dal sole e pioggia e vicino alla Farmacia di zona.
Il telefono dell’Ambulatorio (con messaggio di benvenuto con indicazioni su orari di apertura e istruzioni in caso di urgenze) è 051 0397001 .
Orari di apertura attuali sono lunedì pomeriggio, martedì, mercoledì, venerdì mattina e 2 sabati pomeriggio al mese.
Per gli appuntamenti si può telefonare in clinica allo 051-6491706 o direttamente in ambulatorio (ovviamente nei soli orari di apertura, non essendoci un reindirizzamento automatico della telefonata in caso di mancata risposta).
PRONTO SOCCORSO VETERINARIO a bologna
Il Pronto Soccorso del Centro Veterinario Bolognese è l’unità operativa dedicata a tutti i casi di emergenza.
Vengono prestate le prime cure in tutti i casi di urgenza ed emergenza (animali investiti, feriti, ecc) e da qui si accede, se necessario, al ricovero in regime di “terapia intensiva“.
L’accesso non avviene sulla base dell’ordine di arrivo dei pazienti in struttura, ma sulla gravità delle loro condizioni, valutata attraverso il sistema del “triage”.
Il personale medico assegna ad ogni paziente, al suo arrivo, un grado di urgenza rappresentato da un “codice colore”.
I pazienti vengono visitati e sottoposti, quando necessario, a procedure o a trattamenti urgenti anche di tipo chirurgico.
Triage – indicazioni dei codici colori
- codice rosso: “emergenza” con accesso immediato alla sala;
- codice giallo: “urgenza” con accesso alla sala entro 10-15 minuti;
- codice verde: “urgenza differibile” cioè senza segni di imminente pericolo di vita;
- codice bianco: “non urgenza” senza segni di imminente pericolo di vita e visitabile dal veterinario curante.
È sempre indicato telefonare prima di recarsi al Pronto Soccorso, per accertarsi di eventuali tempi di attesa o ricevere indicazioni su come comportarsi.
terapia intensiva centro veterinario bolognese
L’ Area Critica del Centro Veterinario Bolognese è stata una delle prime Terapie Intensive veterinarie concepite specificatamente per animali da affezione in Italia.
L’Unità è seguita da Medici Veterinari con specifica formazione e competenza.
In quest’area, vengono seguiti i pazienti critici che, a seconda della complessità e gravità del caso, necessitano di cure, monitoraggi, assistenza e terapia costanti di altissimo livello.
Il reparto è dotato di
- monitor multi-parametrici,
- apparecchi infusionali,
- macchine per il supporto ventilatorio non invasiva,
- per la somministrazione di ossigeno.
Casi in cui è necessaria la terapia intensiva
I pazienti ospitati nell’area critica sono: animali affetti da insufficienza respiratoria acuta, pazienti in coma farmacologico per cause tossiche o metaboliche, pazienti politraumatizzati, pazienti post-chirurgici con risveglio delicato, pazienti con gravi cardiopatie.
La ventilazione CPAP il cui acronimo sta per “continous positive air pressure” si basa su un meccanismo molto semplice che consiste nel somministrare una miscela di aria e ossigeno a pressione maggiore di quella ambientale attraverso diversi ausili (i più utilizzati sono i caschi).
Lo scopo è quello di mantenere il più possibile l’alveolo polmonare “aperto” pronto e disponibile a scambiare gas.
L’utilizzo di questa metodica si è dimostrato efficace nel migliorare la ventilazione riducendo il lavoro respiratorio (WOB), migliorare la capacità di riserva funzionale, la compliance polmonare e le resistenze delle vie aeree.
Tutto questo migliora l’ossigenazione e riduce la necessità di intubazione nei pazienti che sviluppano ipossiemia.
L’HFNO il cui acronimo sta per High Flux Nasal Oxygen, si basa sul concetto di fornire al paziente flussi elevati (>1L/kg) di una miscela di aria e ossigeno, adeguatamente riscaldati e umidificati attraverso il canale nasale di modo da:
- migliorare la capacità e la precisione nel fornire frazioni terapeutiche di ossigeno,
- diminuire il lavoro respiratorio migliorando anche la capacità respiratoria.
Quest’ultima è una tecnica all’avanguardia che rappresenta, per molti versi il futuro nel campo dell’ossigenoterapia negli animali.
Per monitoraggio (anche definito osservazione continua) si intende la visualizzazione e la registrazione in modo continuativo e in tempo reale dei dati relativi ai parametri vitali del paziente.
È il personale sanitario che lo esegue, tramite l’osservazione diretta del paziente e l’ausilio di apparecchiature medicali.
Lo scopo è avere un preciso e immediato quadro della situazione medica del paziente e tracciarne l’andamento nel tempo.
Questo permette non solo di verificare rapidamente le variazioni della stabilità del paziente, ma di ottenere le informazioni necessarie per modificare le terapie stesse.
In terapia intensiva sono molti i parametri che possono essere monitorati:
- Frequenza e ritmo cardiaco
- Pressione del sangue
- Frequenza respiratoria
- Saturazione periferica dell’ossigeno
- Diuresi oraria
- Glicemia
- Stato di coscienza
- Dolore
- Temperatura corporea
- Emogasanalisi
Dai dati disponibili e dall’osservazione clinica diretta si possono trarre le indicazioni per curare il paziente e verificare l’andamento delle terapia.
Si tratta quindi di “osservare”, “toccare” e sapere utilizzare attrezzature costose e complesse.
Sapere interpretare tutti questi segni e agire di conseguenza, è il compito dell’intensivista.
Il servizio di anestesia, rianimazione e terapia del dolore presta assistenza anestesiologica alla sala operatoria ed in generale alla struttura per qualsiasi tipo di procedura diagnostica ed operativa che richieda la sedazione del paziente (radiologica, ecografica, endoscopica ecc).
L’attività clinica del servizio, attualmente formato da uno staff di tre anestesisti, garantisce la visita preoperatoria con contestuali classificazione del rischio anestesiologico e valutazione del più adeguato protocollo anestesiologico mirato al caso specifico, il monitoraggio continuo multiparametrico del paziente intra-postoperatorio e il trattamento del dolore sin dalle fasi preanestetiche (trattamento preventivo del dolore) fino a quelle postoperatorie.
Si può affermare che la pratica anestesiologica veterinaria ha subito un’importante evoluzione negli ultimi 20 anni e che la struttura diretta dal Dott. Semprini, fin dagli esordi, ha utilizzato in modo sistematico l’anestesia inalatoria anche negli interventi chirurgici di routine.
Tale tipologia di anestesia, unitamente ai sistemi di monitoraggio dei parametri vitali e a un controllo sistematico del dolore, permette un maggiore controllo dello stato del paziente da parte dell’anestesista, riducendo i rischi correlati.
Presso il Centro Veterinario offriamo protocolli il più possibile sicuri, grazie a una classificazione che definisce il paziente.
L’anestesista infatti possiede già tutte le informazioni utili a programmare il migliore protocollo da utilizzare e può assegnare al suo paziente uno stato di rischio in base alla classificazione ASA (American Society of Anesthesiologists):
- ASA I : Paziente sano.
- ASA II: Paziente con lieve malattia sistemica.
- ASA III: Paziente con grave malattia sistemica.
- ASA IV: Paziente con grave malattia sistemica che costituisce costante minaccia per la vita.
- ASA V: Paziente moribondo che necessita di chirurgia.
- E: Procedura eseguita in regime di emergenza.
Grazie a questo approccio il tuo animale ottiene il trattamento più adatto alla sua condizione di salute e stato fisico.
servizi chirurgici clinica veterinaria a BOLOGNA
Siamo consapevoli che ogni procedura chirurgica, anche se routinaria, sia fonte di preoccupazione e ansia per i proprietari.
È per questo che ci preoccupiamo di migliorare continuamente le procedure chirurgiche per renderle un’esperienza il più possibile sicura.
Diretto dal Dott. Giovanni Semprini e coadiuvato dal Dott. Cesare Eutizi, il Servizio di chirurgia generale specialistica e d’urgenza rappresenta una vera e propria missione.
Il fine è dare un apporto efficace e professionale non solo ai pazienti e ai proprietari, ma anche alle strutture ambulatoriali della provincia che sempre più numerose ne utilizzano l’operatività.
L’organizzazione del personale e degli spazi si completa con l’impiantistica della sala chirurgica, le attrezzature elettromedicali, la degenza nel postoperatorio nonché il reparto di terapia intensiva.
È necessario infatti non solo preparare o stabilizzare il paziente per potere affrontare al meglio una chirurgia, ma anche seguirlo fino ad un completo recupero o risveglio post chirurgico.
La chirurgia mini invasiva (o laparoscopica) rappresenta un’evoluzione della chirurgia classica e necessita di attrezzature medicali dedicate oltre a una particolare curva di apprendimento da parte del chirurgo.
Attualmente sono diventati routinari in tecnica laparoscopica gli interventi di:
- sterilizzazione del cane femmina,
- gastropessi preventiva,
- asportazione di testicoli ritenuti in addome (criptorchidismo),
- asportazioni di calcoli vescicali,
- biopsie epatiche e linfonodali, ecc..
Nella femmina, per esempio, la sterilizzazione comporta 2 piccoli accessi da 5 mm cadauno, attraverso i quali il chirurgo inserisce l’ottica e gli strumenti necessari ad eseguire l’intervento.
La tecnica si applica anche alla chirurgia toracica, fondamentale per accedere a cuore e polmoni senza aprire la cassa toracica.
Molti i vantaggi:
- maggior sicurezza intraoperatoria grazie alle immagini aumentate,
- minor rischio di contaminazione, in quanto la breccia operatoria è molto piccola,
- minori complicanze post operatorie (edema per reazione dei tessuti)
- minor dolore post operatorio.
Noi del centro Veterinario Bolognese consigliamo questa tecnica.
Con la chirurgia mininvasiva, il paziente ha bisogno di meno farmaci e ritorna subito felice dal suo proprietario.
L’endoscopia è una tecnica chirurgica che consente di indagare e intervenire entrando nelle cavità dell’organismo senza aprire brecce operatorie (ferite e tagli chirurgici).
Molte le applicazioni.
Cistoscopia per asportazione calcoli uretrali
Quando vi sono dei calcoli nell’uretra peniena, singoli o in numero limitato, è possibile rimuoverli in tecnica mininvasiva.
Dopo un mini accesso chirurgico (1-2 cm) si entra con l’ottica in vescica.
Un assistente esegue una irrigazione retrograda a pressione dell’uretra.
Il calcolo, bloccato a livello dell’uretra peniena, viene così risospinto in vescica, dove poi viene estratto con apposite pinze da presa.
Gastroscopia per estrazione corpo estraneo
A volte, giocando, i nostri animali deglutiscono gli oggetti più svariati (denominati corpi estranei).
Questi possono per dimensioni e peso rimanere nello stomaco anche parecchio tempo.
Nelle foto un tappo di birra, rimasto per 10 gg nello stomaco di un cucciolo di 4 mesi, come visualizzato alla radiografia e, successivamente in gastroscopia, procedura che ne ha permesso l’asportazione in modalità non invasiva.
Asportazione corpo estraneo tramite endoscopia esofagea
Capita con una certa frequenza che giocando i cani deglutiscani materiali che non riuscendo a raggiungere lo stomaco rimangono letteralmente incastrati nell’esofago.
Si parla quindi id corpi estranei esofagei.
I sintomi sono immediati (perdita di saliva, tentativi di deglutizione continui, rigurgito, irrequietezza.
La maggior parte delle volte è possibile rimuoverli in modo non invasivo, tramite esofagoscopia, in anestesia generale, tramite videoendoscopia, con apposita pinza da presa.
Endoscopia bronchiale per asportazione corpi estranei
L’aspirazione dalla bocca dei forasacchi è una delle situazioni più frequenti che coinvolgono l’endoscopista.
Con questa tecnica mini invasiva è possibile estrarli senza difficoltà.
Ortopedia e traumatologia veterinaria a bologna
L’ortopedia veterinaria ha subito negli ultimi 15 anni una vera e propria rivoluzione.
Si è passati da concetti già avanzati di guarigione biologica delle fratture ai concetti di biomeccanica più recenti, ove le patologie vengono studiate tracciando linee e calcolando angoli su immagini a risoluzione sempre più elevata.
Ne sono un esempio l’approccio attuale alle patologie del ginocchio, alle deformazioni scheletriche in fase di crescita (deviazioni angolari/assiali) e alla displasia dell’anca, così come il recente utilizzo dei sistemi di sintesi in titanio a stabilità angolare per le fratture complesse o le osteotomie correttive.
Si eseguono interventi di:
- tplo – rottura del legamento crociato
- tpo – per displasia dell’anca
- riparazioni chirurgiche per fratture (comminuta distale del femore, gomito intercondilare, fratture del bacino, tibiali, femorali ecc)
- chirurgie correttive per patologie di accrescimento (torsione della tibia del cane, deviazione laterale della mano
- lussazioni sacroiliache.
Inoltre, si effettuano intervento in artroscopia (chirurgia mini invasiva artroscopica).
Nella gallery qui sotto alcuni dei nostri casi clinici.
Torsione della tibia nel cane
Asso è un cane, pastore tedesco di 5 mesi affetto da garretto vaccino patologico con severa torsione esterna di tibia distale, valgismo tibiale prossimale e varismo distale di ginocchio.
Asso è stato presentato per una gravissima difficoltà al movimento e impossibilità al gioco.
La chirurgia correttiva, tramite TWO bilaterale (Tibial wedge osteotomy), eseguita in 2 step temporali, ha permesso una ottimale ripresa della deambulazione già a 3 mesi di distanza post operatoria.
Nel video la situazione alla visita e a 120 gg dopo la chirurgia
Cardiologia veterinaria a Bologna
La valutazione cardiologica ha lo scopo di individuare e trattare eventuali malattie a carico dell’apparato cardiovascolare.
L’insieme di anamnesi, visita clinica ed esami diagnostici, in primis l’ecocardiografia transtoracica, l’elettrocardiogramma di superficie e l’esame radiografico del torace, permette di raggiungere una diagnosi di certezza nella maggior parte dei casi.
In casi particolarmente complessi o cardiopatie rare, risultano inoltre d’aiuto alcuni esami laboratoristici, tra cui:
- la valutazione dei biomarker cardiaci,
- il monitoraggio Holter
- la cardio-TC.
In tutti quei pazienti che manifestano a casa affaticamento, respiro rapido e/o difficoltoso, tosse o perdite transitorie dello stato di coscienza.
Inoltre, è consigliata a tutti quei pazienti in cui il veterinario curante ha riscontrato un soffio o anomalie del ritmo cardiaco durante la visita clinica.
In aggiunta, in soggetti appartenenti a razze predisposte per alcune patologie cardiache a carattere familiare, come ad esempio la cardiomiopatia dilatativa nel Dobermann, vengono generalmente consigliati screening cardiologici regolari finalizzati ad escludere forme di cardiopatia occulta.
Infine, la valutazione cardiologica è solitamente eseguita nei pazienti affetti da patologie sistemiche in grado di compromettere l’omeostasi cardiovascolare, come ad esempio l’ipertiroidismo felino, e in quelli che devono essere sottoposti a procedure anestesiologiche.
Nel cane, tra le cardiopatie acquisite più comuni si annoverano:
- la degenerazione mixomatosa valvolare
- la cardiomiopatia dilatativa.
Forme congenite di più comune riscontro vi sono:
- il dotto arterioso pervio (PDA),
- stenosi polmonare
- stenosi subaortica.
Meno frequenti, ma ciononostante clinicamente rilevanti, sono le miocarditi, le endocarditi e le patologie pericardiche.
Nel gatto predominano, invece, le cardiomiopatie, in primis la cardiomiopatia ipertrofica e quella restrittiva.
Infine, in entrambe le specie, le anomalie del ritmo cardiaco e l’insufficienza cardiaca rappresentano complicazioni di rilevanza primaria.
Una diagnosi precoce permette di impostare, ove necessario, la terapia più corretta per quella determinata patologia permettendo di prevenire o ritardare le complicanze più gravi, prolungando i tempi di sopravvivenza e migliorando la qualità di vita del paziente.
Il Di Semprini esegue chirurgia per i difetti congeniti quali dotto arterioso pervio (PDA) e IV arco aortico persistente.Nel nostro centro è possibile ricevere trattamenti di cardiochirurgia da parte di veterinari specialisti.
PDA (Dotto Arterioso Pervio)
Annoverato tra le più frequenti anomalie vascolari congenite del cuore. Alcune razze sono più predisposte di altre e si ritiene che un cane non trattato abbia aspettative di vita media inferiori ai 5 anni.
Il sospetto diagnostico di norma avviene durante una normale visita di routine quando in un cucciolo viene auscultato un soffio cardiaco di particolare intensità.
L’ecocardiografia, seguita da una TC toracica confermano la diagnosi.
La chirurgia prevede la chiusura del dotto.
IV arco aortico destro persistente
Nel cane (PRRA, IV persistent right ring aortic) rappresenta una delle anomalie frequenti degli anelli vascolari nel cane.
Il sintomo principale, nel cucciolo, è la comparsa di rigurgito dal momento dello svezzamento, cui fa seguito una stentata crescita.
L’anomalia vascolare determina infatti una strozzatura del tubo esofageo a livello intratoracico, impedendo a gran parte del cibo di giungere nello stomaco.
Il sospetto diagnostico viene emesso dalla clinica, dalle radiografie del torace, dall’ecografia toracica e dalla TC.
La chirurgia è volta alla rimozione dell’anello fibroso vascolare e si esegue in toracotomia o in toracotomia videoassistita.
Altri servizi specialistici veterinari
Presso il Centro Veterinario Bolognese di Giovanni Semprini è possibile usufruire dei servizi di:
- Anestesiologia e terapia del dolore
- Laboratorio di analisi interno
- Servizio emotrasfusionale del cane
- Diagnostica per immagini (ecografia, ecocardiografia e Radiologico digitale)
- Visite per animali non convenzionali
la nostra storia
Chi siamo
La nostra mission è quella di promuovere il benessere e la salute dei pazienti attraverso tecniche all’avanguardia, competenze e passione per la nostra professione. Il Centro Veterinario Bolognese si pone l’obiettivo di garantire standard di cura elevati, rispettando il benessere dell’animale, nel rispetto dell’animale come essere senziente.
È per Noi compito principale cercare di divulgare una cosiddetta “cultura” di diagnosi e cura delle patologie degli animali da affezione secondo le conoscenze mediche più recenti, per permettere al cliente di prendere le decisioni nel modo più consapevole possibile.
Il Centro Veterinario Bolognese è convinto che rispettare la deontologia professionale, le norme di concorrenza leale ed il benessere animale sia fondamentale per perseguire gli obiettivi alla base della professione della medicina veterinaria.
Chi siamo
Direttore Sanitario: Dott. Giovanni Semprini, Medico Veterinario, Albo BO 919, Specialista in Patologia e Clinica degli Animali d’Affezione.
Storica clinica veterinaria per piccoli animali di Bologna (oltre 30 anni di attività) è stato fondato dal dott. Semprini e dalla Dott.ssa Pagani nel 1990, dopo un periodo di aggiornamento professionale del Dott. Semprini negli U.S.A. presso il Veterinary Emergency Centre (N.Y.). Da sempre orientato alla gestione delle emergenze, si è negli anni specializzato in chirurgia d’urgenza, chirurgia ortopedica e terapia intensiva. Dal 2000 segue le cure veterinarie per i cani antidroga ed antiesplosivo del Nucleo Cinofili dell’Arma dei Carabinieri e dal 2017 dei cani antidroga dell’Unità Cinofila della Guardia di Finanza di Bologna.
Dal 2016 al 2023 è parte del Gruppo CVIT – Ospedalità Veterinaria Italiana, ne l2017 ottiene la Certificazione di Qualità (ISO) e BPV (Buone Pratiche Veterinarie). Dal 2023 entra nel circuito BluVet SPA al fine di potenziare le sinergie che il lavoro in network può offrire.
network bluvet
Se sei già cliente di una delle strutture del Gruppo BluVet, puoi recarti in tutte le altre strutture del network senza necessità di nuova registrazione!
*Questa finalità è prevista dalla privacy policy, a cui si rimanda (“Condivisione anagrafica del cliente con altre cliniche del Gruppo BluVet e con BluVet stessa tramite database centralizzato”)
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