Disturbi respiratori, cause.
Le malattie respiratorie delle tartarughe sono, solitamente, processi infiammatori cronici che possono esprimersi con una sintomatologia acuta.
Per questo motivo ingannano il proprietario che pensa a una patologia apparsa all’improvviso quando, invece, è una forma cronica acutizzata.
Le vere emergenze respiratorie sono di natura traumatica, per esempio traumi del carapace dorsale o ami da pesca nelle tartarughe marine.
Le occlusioni delle prime vie aeree possono indurre difficoltà respiratorie.
Queste sono date da:
- granulomi
- neoplasie
- ascessi
- corpi estranei.
Sintomi e segni clinici
Nonostante le cause possano essere diverse, la sintomatologia clinica è comune a tutte queste condizioni.
I soggetti presentano il classico atteggiamento “fame d’aria” cioè respirano a bocca aperta.
Possiamo osservare poi:
- aumento delle secrezioni
- variazione della loro densità a livello del naso e della bocca
- valutare la pervietà delle narici
- possibile presenza di sangue.
L’anossia può essere dovuta all’anemia o alla presenza di liquido libero declive in cavità celomatica che comprime i polmoni.
I soggetti possono apparire apatici e deboli.
Diagnosi
L’accertamento della causa deve avvenire sfruttando:
- RX con fascio orizzontale per valutare l’integrità polmonare, escludere aree di consolidamento e masse
- ecografia del primo tratto respiratorio per escludere masse e corpi estranei
- analisi del sangue per valutare i globuli bianchi e quindi l’eventuale presenza di infezioni.
In quest’ultimo caso, laddove sussista il sospetto, devono essere effettuati esami batteriologici attraverso tamponi delle prime vie aeree o specifici esami per escludere eventuali malattie virali sospette e BAL (lavaggio broncoalveolare).
Trattamento
Il pronto intervento prevede l’ossigeno terapia preferibilmente attraverso una camera chiusa o attraverso l’intubazione o la tracheotomia.