Cos’è la rondine?
La rondine, comune passeriforme diffuso in tutto il continente europeo, è una migratrice a lunga distanza, che sverna in Africa centrale e meridionale e che nidifica due volte l’anno, deponendo 4/5 uova per volta.
Costruisce il suo nido, esternamente con il fango che raccoglie nelle pozzanghere, internamente con erba e piume, per rendere il suo ‘lettuccio‘ soffice e confortevole.
Quando può cadere dal nido?
Nelle giornate molto ventose o dal caldo insopportabile, è facile trovare a terra qualche piccola rondine caduta dal nido, che di solito restano ferme, con le ali spalancate, nella speranza di poter riprendere il volo o provando a muoversi un po’ per cercare un luogo buio che gli dia riparo e sicurezza.
Ed è per questo che si avvicinano alle ruote delle auto parcheggiate (a volte rimanendo schiacciati da esse) o si intrufolano nei posti più strani dove è anche difficile vederle.
Tenendo conto che le rondini sono uccelli protetti dalla legge e quindi, con la consapevolezza che non potrà mai essere tenuto a casa come animale da compagnia, sarà però sempre doveroso aiutare un piccino in difficoltà.
A volte, cadendo, si procurano delle fratture, ed in questo caso si renderà necessario l’intervento di un veterinario esperto in animali non convenzionali.
Cosa fare?
Ad ogni modo, che si tratti di piccole o grandi ferite, prima cosa da fare, sarà quella di prenderlo con delicatezza cercando di non farlo spaventare.
Andrà poi posto in una scatola dotata di piccole fessure.
Non utilizzare al mai gabbie: l’animale selvatico tende a tranquillizzarsi solo al buio.
Andrà dunque lasciato tranquillo il più possibile, evitando di prenderlo continuamente e facendo rumore il meno possibile.
Si dovrà tener presente che la cura richiede tempo, pazienza ed accortezza: basti pensare al fatto che un piccino va imbeccato circa ogni ora (se molto piccolo ogni mezz’ora) dall’alba fino a sera.
Dunque, dopo un primo soccorso, soprattutto se la situazione appare grave, consegnare al più presto il trovatello ad una struttura autorizzata, contattando corpo forestale o polizia provinciale.
Rondini ferite: cosa dare da mangiare
Nel caso in cui si decida di occuparsi della rondine ferita, fino a guarigione compiuta, sarà necessario capire come nutrirla in modo adeguato.
Per le rondini, rondoni e balestrucci, la loro alimentazione dovrà basarsi esclusivamente su insetti volanti: No a vespe, calabroni e mosche carnaie però!!
Prima di pensare al cibo, bisognerà dissetare il passeriforme, anche se sono in molti a credere che non abbiano bisogno di acqua, invece ne hanno eccome.
Cinque o sei gocce di acqua tiepida che con il proprio dito dovranno poggiare lateralmente sul loro beccuccio.
Solitamente quando si sentiranno dissetati tenderanno ad agitare la testolina per liberarsi dall’acqua.
Cosa mangia il piccolo di rondine?
È importante sapere che un’alimentazione impropria metterà a rischio non solo la sopravvivenza ma la capacità di formazione del piumaggio, senza il quale l’animale non sarà in grado di volare e quindi di sopravvivere.
L’utilizzo di omogenizzato di carne deve essere inteso come un primo intervento d’emergenza che dovrà essere sostituito con alimenti più appropriati entro le prime 24-48h.
Gli alimenti più adatti per le rondini recuperate sono in ordine:
- Grilli
- camole del miele
- mosche
- camole della farina.
Preparare un alimento basato su un mix di questi è la scelta migliore.
Oggi questi insetti da pasto sono facilmente reperibili in petshop specializzati, o su siti internet che spediscono direttamente a casa.
Talvolta è possibile trovare tarme, e camole nei negozi di pesca, ma non i grilli che sono senza dubbio i più importanti.
Probabilmente all’inizio non aprirà il becco spontaneamente e bisognerà convincerlo a farlo, picchettando leggermente sul lato del becco con la pallina di alimento.
Ogni quanto devono mangiare?
Si ricordi che le rondini andranno poi nutrite spesso, avendo un metabolismo velocissimo sono fatti per mangiare piccole quantità di cibo in tempi ravvicinati.
Ma attenzione anche a non ingozzarli, si rischierebbero rigurgiti di tutto quello che gli è stato dato.
Quando la rondine in questione sarà sazia, non aprirà più il becco.
Controllare le feci
Attenzione alle feci, che potranno essere:
- somiglianti a un sacchetto di un bel colore chiaro con una sorta di “virgoletta” scura – feci normali
- troppo acquose – si dovrà diminuire la quantità di acqua (una goccia in meno durante i pasti).
- le diverse componenti non sono distinguibili e paiono come un unica formazione semiliquida (diarrea) – sarà invece opportuno rivolgersi a un veterinario esperto di animali non convenzionali.
E’ ovvio che il colore delle feci varia a seconda di ciò che mangiano.
Importante infine, stare molto attenti affinché niente gli rimanga impigliato in gola.
Concludiamo dicendo che la soluzione migliore è quella di affidarli agli enti specializzati in modo che possano curarli adeguatamente e poi liberarli al momento opportuno.