Questa tecnica diagnostica è indicata per mettere in evidenza gli stadi iniziali di una qualsiasi patologia, grazie a:
- sua scarsa invasività (il paziente riceve una lieve anestesia per breve tempo)
- grande sensibilità
- precisione.
Il genere, l’esame TC è un esame di 2° livello al quale ricorrere qualora permangano dubbi diagnostici a cui esami radiologici ed ecografici, più semplici e meno costosi, non abbiano saputo dare risposta.
La TC è in grado di fornire immagini assiali di ogni distretto corporeo; inoltre, grazie all’utilizzo di software dedicati è possibile ottenere un’elaborazione multiplanare e tridimensionale delle immagini acquisite.
Per questo motivo la TAC è richiesta per
- valutazioni pre-chirurgiche
- nella diagnostica vascolare (ad es. negli shunt porto-sistemici)
- in ambito oncologico (sia nella stadiazione, sia nella pianificazione chirurgica)
- in campo ortopedico (anche nelle patologie articolari del paziente in accrescimento, quali OCD, FCP, ecc)
- nel paziente politraumatizzato, ecc.
Nella maggior parte dei casi, gli esami TC, richiedono l’impiego del mezzo di contrasto (m.d.c.), un liquido radio-opaco che, inoculato per via endovenosa, permette di evidenziare meglio gli organi, le strutture vascolari e i processi patologici, ottenendo immagini più nitide.
L’uso del mezzo di contrasto per via endovenosa è di routine nella maggior parte dei protocolli di studio dell’addome o del torace, mentre non è strettamente necessario nell’indagine dei distretti scheletrici e articolari.
L’Animale, per poter effettuare una TC, al contrario dell’uomo, deve essere anestetizzato in quanto è necessaria la sua immobilità per ottenere immagini di qualità superiore, atteggiamento non ottenibile negli Animali.
Per questo motivo, e per potere effettuare la somministrazione del mezzo di contrasto, il paziente deve aver effettuato esami del sangue completi, non più vecchi di un mese.
È importante, inoltre che il cane o gatto sia digiuno da almeno 8 ore.
Nel periodo antecedente l’esame, è consentita l’assunzione di acqua e dei farmaci abituali, in quanto la loro assunzione non pregiudica la corretta esecuzione dell’indagine.
Sarà poi utile portare con sé tutta la documentazione clinico-diagnostica in possesso (precedenti indagini ecografiche, radiografiche, documentazione clinica), in modo da mostrarla al veterinario radiologo prima dell’esame e la prescrizione dell’esame richiesto da parte del vostro veterinario curante.
Il giorno dell’appuntamento, prima dell’indagine strumentale, avverrà un colloquio con il veterinario radiologo ed il veterinario anestesista.
È infatti necessario che il radiologo conosca con esattezza il motivo dell’esame per ottimizzare il protocollo d’indagine.
A tal fine viene raccolta tutta la documentazione clinico-diagnostica del paziente (cartelle cliniche, esami strumentali, risultati di visite specialistiche).
È importante segnalare al medico eventuali pregressi episodi di reazioni allergiche (stagionali, alimentari, a farmaci ed in particolare allo Iodio).
Subito dopo il colloquio con il veterinario radiologo, al paziente verrà applicato un catetere venoso attraverso cui sarà indotta l’anestesia.
In seguito, si procederà all’intubazione e quindi all’anestesia inalatoria.
Dopo aver posizionato il paziente sul lettino avverrà l’acquisizione delle immagini nella metodica basale (senza m.d.c.); in seguito, la scansione TC sarà ripetuta dopo inoculo del mezzo di contrasto IV.
Durante l’intera procedura le funzioni vitali del tuo Animale saranno sempre e costantemente monitorate dall’equipe di anestesisti dedicata.
In casi del tutto eccezionali, il mezzo di contrasto potrebbe causare reazioni avverse di tipo allergico.
In tali casi la procedura sarà immediatamente interrotta nella salvaguardia dell’Animale e, se necessario, saranno applicate tutte le procedure atte alla sua stabilizzazione.
Terminato l’esame diagnostico, salvo complicazioni, il paziente viene dimesso, può tornare a casa e riprendere immediatamente le sue normali attività.
La somministrazione di cibo ed acqua avverrà secondo indicazioni dell’anestesista responsabile