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Coda incarcerata (o incarnita) nel Bulldog: ecco cosa c’è da sapere

Senti un odore sgradevole provenire dalla coda del tuo Bulldog, che, intanto è diventato più insofferente del solito. Pensi alle ghiandole perianali infiammate, invece... Ecco cosa potrebbe essere: la coda incarcerata.

Indice dell'articolo

Se sei il proprietario di un bulldog o di un cane brachicefalico, è fondamentale che tu sia a conoscenza di una condizione medica piuttosto comune, ma spesso trascurata: la coda incarcerata.
Questo articolo, basato anche su recenti studi scientifici, ti fornirà tutte le informazioni necessarie per riconoscere, trattare e prevenire questa problematica.

Cos’è la coda incarcerata?

La coda incarcerata, nota anche come “sindrome del sacco caudale” o “intertrigine delle pieghe caudali“, è una condizione medica che colpisce principalmente cani brachicefalici come i bulldog.

Detta anche coda incarnita, si tratta di un’infiammazione o infezione della zona intorno alla base della coda, spesso causata da un accumulo di detriti, sporco, e umidità.
Questa area, chiamata “sacco caudale”, è particolarmente sensibile e può facilmente diventare un terreno fertile per la crescita batterica e fungina.

In casi avanzati, la condizione può portare a una dermatite cronica, che può richiedere un intervento chirurgico come la caudectomia per una risoluzione definitiva, specialmente quando i trattamenti topici e antibiotici non hanno effetto duraturo.

Evidenze scientifiche

Uno studio retrospettivo pubblicato nel 2017 [1] ha esaminato 11 casi di cani brachicefalici con gravi malformazioni anatomiche della coda e dermatite cronica nelle pieghe cutanee attorno alla base della coda.

L’intervento chirurgico, (caudectomia), si è rivelato risolutivo in tutti i casi, nonostante alcune complicanze postoperatorie.

Ecco il video di un nostro caso clinico in cui mostro cosa si è asportato: la massa di pelo e detriti comprimeva la parte sottostante e aveva infiammato fortemente la cute provocando  molto dolore.

 

Come si manifesta?

I sintomi più comuni includono:

  • rossore e gonfiore nella zona della coda
  • secrezione di pus o liquido
  • odore sgradevole
  • comportamento irrequieto o evidente disagio del cane.

Come la riconosco?

Se noti uno o più dei sintomi sopra elencati, è fondamentale portare il cane dal veterinario per una diagnosi accurata.
Spesso, verranno effettuati esami come tamponi cutanei o radiografie per confermare la diagnosi.

Come la posso trattare?

Il trattamento può variare in base alla gravità della condizione:

  • Casi lievi: pulizia regolare e applicazione di unguenti antibiotici.
  • Casi moderati o gravi: come suggerito dallo studio, la caudectomia potrebbe essere l’unico trattamento risolutivo in casi di gravi malformazioni anatomiche e dermatite cronica.
 
Coda incarcerata post operatorio

Come la posso prevenire?

La prevenzione è sempre la migliore cura. Ecco alcune misure utili:

  • mantieni la zona della coda pulita e asciutta.
  • esegui controlli regolari per individuare i primi segni di infiammazione.
  • consulta il tuo veterinario per consigli su prodotti specifici per la pulizia.

Considerando che la maggior parte di questi cani nascono con parto cesareo, è fondamentale che il medico veterinario sia in grado fin dalla nascita, di riconoscere una conformazione anomala della coda.

In questo caso potrà effettuare delle piccole manovre correttive che, in questa fase della vita sono totalmente indolori.

Ecco perché è importante rivolgersi a Medici Veterinari esperti della razza.
Conclusione

La coda incarcerata è una condizione che può causare notevole disagio al tuo bulldog, ma con la giusta informazione e prevenzione, è possibile gestirla efficacemente. Ricorda sempre di consultare il tuo veterinario per una diagnosi e un trattamento adeguati.

 

Bibliografia
  1. Caudectomy for resolution of tail folds intertrigo in brachycephalic dogs: About eleven cases,” Veterinaria, 2017. Disponibile su ResearchGate

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