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Miastenia gravis nel cane e gatto: guida a diagnosi e cura

Indice dell'articolo

Vedi il tuo cane o gatto affaticato, stanco, incapace di muoversi e di mantenere la stazione quadrupedale: potrebbe essere affetto da Miastenia Gravis, una malattia che, nelle forme fulminanti potrebbe anche portare a morte il tuo animale nel giro di poche ore.

Vediamo di cosa si tratta.

Cos’è la Miastenia Gravis?

La miastenia gravis è una malattia neuromuscolare che colpisce cani e gatti.

In parole semplici, potremmo definirla come una condizione in cui la comunicazione tra i nervi e i muscoli risulta compromessa.

I muscoli responsabili dei movimenti volontari, come quelli utilizzati per camminare, saltare o mangiare, e parte di quelli involontari, come quelli che servono per contrarre l’esofago o lo stomaco diventano deboli si affaticano più facilmente, fino a non riuscire più ad agire.

Predisposizione di razza

Esistono forme congenite che possono colpire maggiormente soggetti di razze:

  • Jack Russell Terrier
  • Springer Spaniel Inglese
  • Fox Terrier a pelo liscio.

Le forme acquisite si possono manifestare maggiormente nei Retriever, Bassotto e Pastore Tedesco, ma può colpire anche altre razze.

Di solito è rara nel gatto.

Cause di Miastenia gravis

La miastenia gravis può essere causata da un’alterazione nel sistema immunitario dell’animale che lo fa reagire contro sé stesso. In questo caso, la malattia viene definita autoimmune.

Il sistema immunitario attacca i recettori che si trovano sulla superficie dei muscoli, interferendo con la trasmissione degli impulsi nervosi, provocando debolezza muscolare.

La Miastenia Gravis potrebbe anche essere provocata da forme neoplastiche come il timoma, presente nel 52% dei casi nel cane e solo il 3% nei gatti. Vista la sua frequenza, è condizione che deve sempre essere indagata per poterne escludere la presenza.

Sintomi 

La miastenia gravis può manifestarsi in vari modi, a seconda dei muscoli colpiti e della gravità.

Esistono forme generalizzate e forme focali meno gravi che coinvolgono solo una parte della muscolatura.

La forma acuta fulminante è caratterizzata da un’insorgenza improvvisa e rapida progressione, con grave debolezza dei muscoli, senza che il riposo possa migliorare la condizione.

Si manifesta nel 16% del totale dei casi nel cane.

In questa circostanza la diagnosi differenziale da prendere in considerazione è per la paralisi da zecche (presente negli Stati Uniti e in Australia), la poliradicoloneurite acuta e il botulismo.

miastenia gravis che cani colpisce

Nelle altre forme acute o subacute si possono avere sintomi quali:

  • debolezza dei muscoli scheletrici, 
  • tetraparesi con incapacità a deambulare,
  • difficoltà a respirare (dispnea),
  • megaesofago,
  • afonia,
  • difficoltà a deglutire – disfagia – (che talvolta può portare a polmoniti ab ingestis).

Alla visita può manifestarsi riduzione del riflesso palpebrale e dei riflessi spinali.

Il cane o gatto potrebbe quindi mostrare difficoltà a deglutire, presentare una voce debole o addirittura cambiamenti nell’espressione facciale.
La debolezza muscolare può rendere difficile alzarsi o salire le scale.

È importante sottolineare che questa malattia può insorgere a qualsiasi età, dai cuccioli agli animali più anziani.

Diagnosi 

La diagnosi di miastenia gravis richiede un’approfondita valutazione medica e una serie di test specifici.

Il tuo veterinario utilizzerà metodi come:

  • l’elettromiografia,
  • test di stimolazione muscolare ripetuta
  • il test degli autoanticorpi

per confermare la presenza della malattia.

Altro test è quello della neostigmina che ha una sensibilità del 66%.
Attraverso la somministrazione del principio attivo si valuta il risultato.
Il sospetto della miastenia gravis vieni confermato dalla risposta positiva al test con neostigma metilsolfato che determina un aumento, anche se di breve durata, della forza muscolare.

Importante sarà anche effettuare indagini radiografiche per escludere la presenza di neoformazioni e complicanze quali il megaesofago o la polmonite ab ingestis, soprattutto se si presenta grave difficoltà respiratoria.

Una volta ottenuta la diagnosi, il trattamento può includere l’uso di farmaci per migliorare la comunicazione tra i nervi e i muscoli.

Che correlazione esiste tra megaesofago e Miastenia Gravis?

Il megaesofago è una condizione in cui l’esofago, il tubo che trasporta il cibo dalla bocca allo stomaco, si dilata e perde la sua capacità di contrarsi in modo efficiente per spingere il cibo verso il basso.

Questo può causare problemi nella deglutizione e nel passaggio del cibo nel tratto digestivo.

Nel caso della miastenia gravis, la debolezza muscolare può coinvolgere anche i muscoli dell’esofago, che possono diventare insufficienti nella loro funzione di spingere il cibo verso lo stomaco.

megaesofago nel cane e miastenia gravis

Questa debolezza può portare alla dilatazione dell’esofago, causando il megaesofago.

La correlazione tra le due patologie può essere spiegata dalla presenza degli stessi recettori ai muscoli scheletrici e all’esofago.

Nella miastenia gravis, il sistema immunitario attacca i recettori dell’acetilcolina, un neurotrasmettitore coinvolto nella trasmissione degli impulsi nervosi ai muscoli.
Poiché gli stessi recettori sono presenti anche nell’esofago, possono essere influenzati dalla malattia, causando debolezza e dilatazione.

È importante notare che non tutti i cani affetti da miastenia gravis sviluppano il megaesofago e viceversa.
Tuttavia, la presenza di entrambe le condizioni richiede un’attenzione speciale e una gestione adeguata per garantire che il paziente riceva il sostegno e le cure necessarie.

Trattamento e aspettative di vita.

Il trattamento con immunosoppressori e inibitori dell’aceticolina esterasi può dare risultati consistenti nella scomparsa degli autoanticorpi e remissione dei sintomi.

Se si sono già instaurate complicanze come il megaesofago e/o la polmonite ab ingestis è fondamentale non soltanto avere evidenza della loro presenza, ma soprattutto gestirle con trattamenti adeguati non solo farmacologici ma anche ambientali.

Per il megaesofago, sarà di importanza strategica per il corretto transito del cibo, la somministrazione del pasto in apposite postazione in cui il cane è posto in posizione eretta, oltre a una dieta specifica e dedicata.

Le forme fulminanti, portano di solito,  il soggetto a morte per grave insufficienza respiratoria.

Hai bisogno di una consulenza? Contatta l’Ospedale.

 

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