Incidenza del dolore articolare nel gatto
Per sottolineare ancora di più quanto sia sottovalutato il dolore articolare nel gatto vediamo delle statistiche derivate da studi scientifici che ne hanno voluto indagare la presenza.
La maggior parte degli studi mostra che
- 90% dei gatti ha evidenze radiografiche di osteoartrosi (età compresa tra giovane, adulto e geriatrico)
- solo il 40% di essi mostra sintomi (questo implica che i proprietari non hanno consapevolezza della presenza di dolore)
La conclusione è che la consapevolezza di avere un problema con il proprio animale non è presente!
Come abbiamo già visto nell’articolo dedicato a come riconoscere i segnali di dolore nel gatto, questa specie è in grado di nascondere molto bene il suo disagio e quindi è frequente la sottovalutazione del problema “dolore articolare”.
Parlando della nostra esperienza, solo da Gennaio a Giugno sono afferiti presso la nostra struttura più di 70 gatti che, senza segno alcuno hanno avuto una diagnosi di osteoartrosi, ma la cui scoperta è stata del tutto occasionale.
A titolo di esempio, in un referto radiografico di un gatto che, portato perché non riusciva a espellere le feci (per un fecaloma) ha mostrato l’intera colonna vertebrale affetta da spondilopatia (la totalità delle vertebre fuse tra di loro).
Nell’immagine sotto, mostriamo come un gatto arrivato in struttura per un calcolo renale mostrava un sacro incompleto, patologia che provoca problemi di deambulazione e difficoltà nei movimenti della coda, senza che il proprietario si fosse mai accorto di nulla.
Cos’è un’articolazione?
Le articolazioni sono delle strutture complesse che includono capsula articolare e legamenti e che consentono alle parti ossee di rimanere in contiguità e muoversi.
Sono come degli ingranaggi, composti da:
- una parte ossea – che fa da sostegno
- una parte cartilaginea – una superficie liscia che consente all’ingranaggio di scorrere senza vincoli
- componenti tendinee – che consentono all’ingranaggio di rimanere fermo e saldo permettendo il movimento vincolato attraverso i muscoli da cui originano
- capsula articolare – minima funzione di contenimento, produce un liquido (liquido sinoviale) che consente all’ingranaggio di essere nutrito e lubrificato.
Il dolore articolare deriva da una infiammazione dell’articolazione.
Cos’è l’osteoartrosi o osteoartrite?
L’osteoartrosi è un fenomeno degenerativo in cui l’articolazione subisce danni al suo interno, provocati da infiammazione cronica.
Tutti i tessuti articolari sono coinvolti a vario titolo, in modo particolare la cartilagine, che va incontro a deterioramento, si consuma e non è più liscia.
L’ingranaggio in questo caso non è più in grado di scorrere nel modo corretto e insorge il dolore.
Sintomi di dolore articolare nel gatto: quando si manifestano?
La scarsa consapevolezza del proprietario, la poca collaborazione del paziente felino anche durante le visite di routine, la credenza per cui il gatto “si arrangia da solo” con la conseguenza minor frequenza delle visite di controllo del gatto, fanno si che se il nostro micio arriva a mostrare un sintomo come la zoppia, significa che ha talmente tanto male da non riuscire più a nasconderlo.
Questo significa che il danno articolare è arrivato a essere molto importante, con minor possibilità di intervento ed efficacia terapeutica.
Ecco perché è molto importante fare controlli regolari anche ortopedici per il gatto.
Cause di osteoartrosi nel gatto
Esistono due gruppi di cause. Le primarie:
- malattie genetiche – mucopolisaccaridosi (malattia che provoca accumulo di sostanze tossiche a livello articolare), osteocondrodistrofia (tipica dello Scottish Fold)
- degenerazione cartilaginea basata sull’età – cosa normale con l’età
Tra le cause secondarie troviamo:
- cause alimentari – ipervitaminosi A, sovralimentazione
- malattie congenite – displasia dell’anca (Norvegese, Main Coon, Exotic, Persiani, Europeo comune, gatti meticci che da adulto superano i 5 kg), lussazione di rotula (sempre razze di grande taglia e Ragdoll e meticci di taglia grande)
- traumatismi
- infettive-infiammatorie – malattie da zecche possono provocare danni articolari
- immunomediata – poliartrite autoimmune nel gatto.
Cambiamento di atteggiamento del gatto con dolore articolare.
Come sottolineato è molto difficile che il gatto mostri segni di dolore. Ecco perché è importante notare piccoli cambiamenti di comportamento nei movimenti.
I segni più evidenti sono:
- durante il gioco – è meno attratto dallo stimolo ed è più lento, meno coordinato
- durante il salto – salta in più tempi (prima si aggrappa e poi sale) oppure non salta
- durante la corsa – non ha movimenti fluidi, si muove più lentamente
- facendo le scale – movimento laterale, si ferma ed esita, fa pause durante il movimento.
È molto importante ricordare che il veterinario non è in grado, durante la visita clinica, di vedere questi cambiamenti, proprio perché il paziente, in ambiente a lui estraneo, è più facile che cerchi solo di scappare.
Ecco perché è fondamentale che sia il proprietario ad accorgersi del problema.
Per fare questo abbiamo quindi preparato un questionario a cui puoi rispondere per valutare lo stato di salute articolare (ma anche più in generale) del tuo micio.
Dopo aver compreso il ruolo centrale del proprietario del gatto adesso capiamo quali possono essere i trattamenti possibili e qual è il ruolo del veterinario.
Trattamento del dolore articolare nel gatto: come si cura?
Non esiste una terapia singola.
L’approccio al dolore articolare deve essere supportato da una terapia multimodale che comprenda diversi accorgimenti, oltre a trattamenti medici mirati.
Controllo del peso
Il trattamento principale contro il dolore è il controllo del peso.
Questo concetto è molto importante e spesso poco compreso dal proprietario.
Un’altissima percentuale di gatti ha un peso superiore alla normalità.
Il peso aumenta la velocità di degenerazione delle cartilagini e quindi di insorgenza di dolore.
Ridurre il peso significa ridurre immediatamente il dolore.
La prima cosa da fare, quindi, è valutare questo parametro, attraverso l’osservazione del micio.
La semplice valutazione delle forme del gatto, guardandolo dall’alto e di fianco, toccandolo al di sotto del pelo, accarezzandolo, ci consente di porlo in una condizione di normalità, sovrappeso od obeso.
Adattamento dell’ambiente
Ove possibile è importante:
- consentire al gatto di non dover salire su piani rialzati per dover mangiare: soprattutto se ci sono cani in casa, lasciare il cibo in stanze dove il cane non ha accesso;
- sollevare di qualche centimetro la ciotola del cibo: questo consente al gatto di avere una posizione meno dolorosa, perché non deve allungare troppo il collo per mangiare
- utilizzare lettiere senza sponde: il gatto spesso non riesce a scavalcare l’ingresso della lettiera e potrebbe quindi decidere di sporcare altrove piuttosto che nella cassettina, questo non è un dispetto ma un sintomo di disagio.
Fisioterapia
La riabilitazione fisica attraverso fisiatria e fisioterapia sia strumentale che riabilitativa è perfettamente applicabile anche al gatto che ne trae grande beneficio.
Trattamento medico – nutraceutica – sostanze naturali
Esistono diversi integratori (nutraceutici) con molti principi attivi e sostanze naturali che hanno differenti proprietà:
- Quercitina – antiossidante, antinfiammatoria, antidegenerativa
- Curcuma – antinfiammatoria, antiossidanti
- PEA-q (Palmitoiletanolamide) – antidolorifico e antinfiammatorio
- Glucosamina, Condroitin solfato – Condroprotettori e nutraceutici, che personalmente utilizzo con minor frequenza.
Farmaci per il dolore articolare
Esistono diversi principi attivi che possono essere utilizzati:
- Gabapentin – efficacia analgesica da verificare, ma comunque consigliato soprattutto nel dolore neurologico derivato da lesioni articolari della colonna
- FANS – farmaci antinfiammatori (Meloxicam – Robenacoxib) da utilizzare in fase acuta.
- Corticosteroidi – (Prednisolone), farmaco che influiscono sui mediatori dell’infiammazione, con effetti collaterali da non trascurare
- Analgesici – Tramadolo, farmaco a lenta eliminazione con effetti collaterali trascurabili (dosaggio dipendente) ma con sapore molto amaro e sgradito
- Cannabidiolo CBD – ben tollerato, non è psicotropo, ben studiato l’utilizzo nel gatto, ha efficacia nella gestione del dolore e infiammazione
- Frunevetmab – anticorpo monoclonale felinizzato, utilizzato per diverse patologie. Riduce la possibilità di trasmissione del segnale del dolore. Efficace nel dolore cronico ha scarsi effetti collaterali riportati, limitati alla sola cute ed è particolarmente sicuro.
Attraverso questo panel di farmaci abbiamo la possibilità di agire sui diversi livelli del dolore articolare.
In conclusione possiamo dire che il ruolo del proprietario è centrale soprattutto nel riconoscere per tempo i sintomi di dolore che, lo ricordiamo, arrivano solo quando la situazione è ormai cronicizzata e grave.
Fondamentale sarà quindi effettuare controlli mirati durante la vita del gatto, ponendo quelle condizioni preventive (come il controllo del peso) come situazione fondamentale per ridurre l’incidenza del problema.
Questo articolo è tratto da “Il trattamento del dolore articolare nel gatto” con la partecipazione non condizionante di Zoetis.
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